Vi è capitato di pensare: "il mio
pappagallo di punto in bianco è impazzito! Fino a ieri era buonissimo e ora
morde le mani appena le vede". Rassicuratevi, il vostro pappagallo non è impazzito! Sta
comunicando che è arrivato il momento di usare
modi alternativi per
approcciarsi a lui.
I
motivi per cui un pappagallo può scegliere l’
aggressione come forma comunicativa sono
molteplici,
ad esempio per irritazione, per invasione degli spazi personali, perché
impara a comunicare con il morso, per risposta a dolore fisico, ma può
anche aggredire per paura o per difendere un territorio.
Quando si interagisce con un pappagallo, bisogna sapere innanzitutto
che è un animale sociale ma anche una preda perciò gradirà molto la
compagnia del suo amico umano se verranno rispettate
determinate regole di approccio e convivenza.
Se il nostro
pappagallo da pullus è facilmente “maneggiabile”
da tutti, accetta carezze, e può essere preso in mano (fase funzionale
alla sopravvivenza) è molto probabile che con il passare dei mesi questo
non sia più possibile perché inizia la fase in cui l’animale acquisisce
la sua
individualità: ha perciò
bisogno dei suoi spazi ed è importante che gli avvicinamenti avvengano senza invasioni, con rispetto dei tempi di approccio.
L’ideale sarebbe
educarlo gradualmente fin da piccolo a salire sulla mano in collaborazione,
senza utilizzare
forzature
come toccare il petto con il dito sbilanciandolo, ma piuttosto
proponendogli qualcosa di gradevole da mangiare o da fare (ad esempio un
bel gioco).
La loro
comunicazione è molto
complessa e
ricca,
comprende i movimenti delle penne, degli occhi, della testa, la
posizione delle ali, del baricentro, del becco e prima di arrivare a
morderci non c’è alcun dubbio che gli
avvertimenti siano stati molti, il problema è che la maggior parte delle volte non sappiamo comprenderli.
Se avviciniamo le mani per chiedergli di salire o per coccolarlo e il
peso del corpo del nostro pappagallo si sbilancia all’indietro
allontanandosi o indirizza il becco verso la mano, e morde all’inizio
senza stringere, sono già ottimi
messaggi del pappagallo che ci sta dicendo “quello che stai facendo non è di mio gradimento, puoi smettere?”.
Non ascoltando questo messaggio il pappagallo proverà a dircelo con più
incisività, probabilmente scappando più velocemente o mordendo più
forte.
In realtà la cosa migliore è
fermarsi appena si notano le prime avvisaglie di fastidio, non impuntarsi sul “deve farlo!”, per pensare invece a come diventare interessante e a quale attività o gioco proporgli.
Questo è l’approccio corretto, non forzare e
far in modo che sia lui a scegliere noi. Far scegliere l’animale darà la possibilità di creare una relazione di
fiducia in cui il pappagallo non farà il minimo indispensabile per accontentarci ma sarà lui stesso
propositore di momenti sociali.
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Dott.ssa Sara Mainardi Naturalista e Educatrice relazionale e comportamentale,
Bau Boys-SIUA